dall'Assemblea Pubblica a Marzana del 12 giugno 2008
Notoriamente il traffico in Valpantena nello ore del primo mattino e della sera si fa davvero critico. Una soluzione al problema è ormai indifferibile. L’Assessore all’ambiente della Regione si è detto disponibile ad inserire nel piano triennale il prolungamento della Provinciale del Lessini, la cosiddetta Sp6, da Quinto fino a Poiano per entrare direttamente in tangenziale. Si tratta, però, di realizzare una bretella a due corsie lungo il “progno” che taglierebbe un’oasi di verde di notevole pregio, sia dal punto di vista agricolo che paesaggistico. Una pericolosa lunga ferita. Si affievolirebbe il respiro ad un’attività florida come quella vinicola che nessuna crisi e nessuna delocalizzazione potrà mai toglierci. Si comprometterebbe un polmone verde ampiamente utilizzato dai cittadini. Si costituirebbe la premessa per quella cementificazione a stento fino ad oggi contenuta.
Il CiViVi, Comitato Valorizzazione della Valpantena, in base ad una valutazione di tipo urbanistico ritiene che sia possibile ottenere un traffico scorrevole anche attraverso un’adeguata riqualificazione della strada esistente nel tratto Quinto-Poiano. La Via Valpantena rappresenta il naturale proseguimento della Sp6: non attraversa centri abitati e può essere allargata in quasi tutta la sua lunghezza come e più della Sp6. Necessita di alcuni adeguamenti (più incisivi e studiati di quanto si stia facendo ora) per superare i punti di criticità. Potrebbe essere percorsa in soli cinque minuti contro i tre della nuova devastante bretella: uno svantaggio minimo ampiamente bilanciato dai benefici ambientali e da un risparmio di nove milioni di euro rispetto alla nuova arteria. La riqualificazione rimarrebbe comunque indispensabile, perché Via Valpantena continuerebbe ad essere ampiamente utilizzata da chi si reca direttamente in città e da chi non sarà interessato ad entrare in servirsi della superstrada quando questa, come il tunnel in progetto, verrà sottoposta a pedaggio (si fa riferimento al “Nuovo sistema delle tangenziali venete” in Deliberazione della Giunta Regionale Veneta n 841 del 03 aprile 2007 pubblicata in Bur n. 40 del 27/04/2007 e Deliberazione della Provincia di Verona n. 51 del 17/10/2007, documenti facilmente reperibili in internet).
Per informare in modo adeguato i cittadini, il CiViVi ha organizzato alcune assemblee (l’ultima il 12 giugno a Marzana) e a partire dal mese di maggio ha dato inizio ad una raccolta di firme per chiedere agli Amministratori di esaminare le possibili soluzioni alternative alla bretella, al fine di valutare, come richiesto dalla Unione Europea e come prassi nei Paesi più avanzati, “quali soluzioni possano meglio soddisfare i bisogni economici, ambientali e sociali, in modo efficiente ed equo, riducendo gli impatti negativi e i relativi costi”. Più di mille cittadini hanno già sottoscritto la petizione nella quale il CiViVi chiede anche di realizzare un’organica rete di piste ciclopedonali e di rendere più efficiente il sistema di trasporto pubblico, che peraltro vede ancora la continua e assurda sovrapposizione di orario tra linee provinciali e linee urbane