domenica 5 aprile 2009

IL VANGELO E I NOSTRI STILI DI VITA

Perché uno stile di vita sobrio
C’è il desiderio di cambiare con scelte quotidiane un sistema ingiusto di società che a livello mondiale privilegia un 20%della popolazione a scapito dell’80%, che permette ci siano più di un miliardo di persone che vivono in povertà assoluta, che lascia morire di fame 40 milioni di uomini l’anno.
Per sostenere questo orrore e permettere che il 20% consumi l’80% delle risorse, si ricorre all’uso della forza, agli eserciti, si riempiono gli arsenali, si sta ritornando al riarmo bruciando ricchezze enormi, altrimenti usate per vincere la povertà, si violenta la Madre Terra con l’inquinamento e lo sfruttamento… (vedi Congo, Iraq, Sierra Leone,….)
Anche all’interno della nostra società cresce il divario tra ricco e povero, tra chi ha il lavoro e chi è disoccupato, tra il latifondista e il piccolo contadino, ecc.

Cosa centra quanto accade nel mondo con il Vangelo e il nostro stile di vita
Per non lasciarci vincere dal senso di impotenza, per aprirci alla speranza e creare primavera, per credere al Signore risorto, vogliamo compiere piccoli gesti che messi insieme contribuiscono al raggiungimento della giustizia alla quale ogni uomo ha diritto.
Informarsi,
acquistare secondo i principi del consumo critico e cioè da
• produttori piccoli (per non concentrare il potere economico nelle mani di grosse aziende),
• locali (per poterne osservare meglio il comportamento e non far viaggiare le merci da un capo all’altro del mondo),
• rispettosi dell’uomo (cioè dei diritti dei lavoratori e dei consumatori),
• rispettosi dell’ambiente (consumo limitato delle risorse e assenza di inquinamento, cioè biologici).

Nella notte di Natale si proclama: “…è apparsa la grazia di Dio che ci insegna a vivere con sobrietà, giustizia, pietà…” (Tito 2,12). Il Vangelo è la buona notizia che un mondo più fraterno e umano sulla terra è possibile e che, nella vita eterna, la comunione in pienezza ci sarà data come dono dopo che l’abbiamo desiderata, cercata, abbozzata sulla terra. “…è apparsa la grazia di Dio che ci insegna a vivere con sobrietà, giustizia, pietà…”

“Cercate prima il Regno di Dio e la sua giustizia…” dice Gesù (Mt 6,33), ma quale giustizia se uno consuma ciò che non gli serve, anzi gli nuoce, e l’altro ha fame e non ha casa? Pasqua è vita di comunione e senso del limite. “Cercate prima il Regno di Dio e la sua giustizia…”

Gesù ha detto: “Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza” (Gv 10,10), ma tutti gli uomini e non il 20%!!! Noi siamo tra coloro che vivono al di sopra delle possibilità del Pianeta. Se tutta la popolazione mondiale usasse l’acqua che usiamo noi, il ferrro che usiamo noi, la benzina, il gas, il territorio per le case che usiamo noi, servirebbero 4 pianeti per soddisfare tutti.
Noi siamo quel quinto di umanità che consuma i quattro quinti delle risorse mondiali e intacca anche l’eredità delle generazioni future.
Il vero bene non coincide affatto con il semplice di più in guadagno e potere, ma con armonie più profonde con se stessi, gli altri, la natura e soprattutto con Dio, garante del bene di tutto e di tutti.

Nell’enciclica sociale Centesimus Annus si legge “È necessaria ed urgente una grande opera educativa e culturale, la quale comprenda l’educazione dei consumatori ad un uso responsabile del loro potere di scelta”. E prosegue: “È necessario adoperarsi per costruire stili di vita nei quali la ricerca del vero, del bello e del buono e la comunione con gli altri uomini per una crescita comune, siano gli elementi che determinano le scelte dei consumi, dei risparmi e degli investimenti”.

È in questione allora la responsabilità di tutti e di ciascuno: anche la singola persona è sollecitata ad assumere uno stile di vita improntato ad una maggiore sobrietà…

Il grido dei poveri che muoiono di fame non può essere inteso come un semplice invito ad un qualche gesto di carità; è piuttosto un urlo disperato che reclama giustizia ed esige che i gesti religiosi del digiuno e dell’astinenza diventino il segno trasparente di un più ampio impegno di giustizia e di solidarietà: (scuola parola solidarietà)
“Lontano da me il frastuono dei tuoi canti: il suono delle tue arpe non voglio sentirlo! Piuttosto scorra come acqua il diritto e la giustizia come un torrente perenne” (Am 5,23-24). Siamo troppo esposti alla corrosione prodotta dalla mentalità dominante per poter esistere a lungo in solitudine.
Soprattutto le famiglie hanno necessità di aggregarsi, perché difficilmente i figli seguiranno i genitori se non vedranno la sobrietà di questi condivisa e praticata anche da altre famiglie e coetanei amici. (Chiara, vacanze famiglie)
Insieme a tanti credenti ci fa gioia sapere che molte altre persone estranee alla fede cristiana, amano l’uomo concreto, nelle contraddizioni della sua vita e perciò contribuiscono alla costruzione del Regno di Dio.
I Quechua, indigeni dell’America Latina, dicono bien vivir, vivere bene, per nominare l’alternativa all’economia del profitto e dell’iper-consumo. In Italia a cercare il bien vivir sono le innumerevoli iniziative e associazioni dell’economia sociale: dai gruppi di acquisto solidale al microcredito, dai mercati locali all’agricoltura biologica, ecc. Una trincea di fronte alla recessione e insieme la sperimentazione di un’economia a misura delle comunità e della natura…

Citazioni e spunti da I Vangeli della Quaresima di don Giulio Battistella e Cambiare… è possibile di Gas Nogarole Rocca.

Perché GAS
Gruppo importanti le relazioni, per crescere insieme
Acquisto perché oggi più che mai, in un’economia di mercato, ci ascoltano più per quello che acquistiamo che per il voto che diamo. Quindi un consumo critico, o preferisco dire un consumo consapevole, è già manifestare la propria opinione, non farsi manipolare da pubblicità o strutture commerciali
Solidale perche dobbiamo essere consapevoli chele risorse sono di tutti e vanno condivise con tutti. Stiamo privatizzando i beni comuni essenziali come l’acqua, tra un po’ toccherà all’aria, al sole? E invece dobbiamo essere consapevoli che le risorse della Terra sono di tutti e a noi ci è dato di amministrarle come in famiglia. Chi a casa nostra mangia di più perché prende di piu? (io nella mia famiglia)….
Quindi attenzione all’ambiente, alla salute e al lavoro di chi produce

I principi
• Biologico,
• Locale (Km zero)
• Stagionale
• Giusta remunerazione del produttore (contatto diretto)

Come funziona
Acquisto settimanale di frutta e verdura e ogni 15 gg uova
Ogni tre mesi
• Farine
• Pasta e passata
• Prodotti del Commercio equo
• Detersivi
• Riso

Periodicamente
• Carne
• Scarpe
• Calze
• Olio d’oliva

Gruppo
• Incontri ogni mese e mezzo
• Per confrontarci sugli acquisti e sulla scelta e controllo o collaborazione dei produttori
• Per confrontarci con gli altri gruppi di Acquisto (Intergas e Distretto di Economia Solidale..-)
• Per aiutarci ad adottare uno stile di vita più sobrio (software libero, agricoltura biologica e biodinamica, …)

Alcuni numeri
Da 7 famiglie nel 2005 a 50 nel dicembre scorso a oltre 60 famiglie ora (1/2 stelle, ¼ paesi vicini, ¼ da borgo venezia boscochiesanuova)
2000-2500 euro di verdura a settimana
Circa 10.000 euro all’anno di farine, detersivi e pasta
Non si usano sacchetti di nylon (circa 5000 borse in meno all’anno 50x52x2)
Non si usano contenitori per detersivi (3-5000 bottiglie di plastica non buttate in un anno)
Non c’è spreco di prodotto come in un supermercato
I prezzi sono più stabili perché i produttori possono programmare la produzione (pasta ferma da 4 anni)
Ogni mese ci incontriamo, facciamo progetti, ci scambiamo servizi (turni)

Problemi
Tendenza ad usare il Gas come supermercato (l’acquisto è per noi secondario rispetto alla consapevolezza delle scelte e alla loro condivisione) Importante la partecipazione agli incontri
Coerenza (nessuno è santo) risparmiamo sul sacchetto di plastica o usiamo il biologico e poi veniamo al Gas con un SUV che inquina e utilizza molte più risorse del necessario. Però cerchiamo di sensibilizzarsi
Dimensioni. Oltre il numero attuale le relazioni diventano + difficili, si fa fatica a conoscersi tutti, andrebbe formato un nuovo gruppo.