domenica 18 aprile 2010

Incontro del 26 marzo 2010

PRINCIPI DEL GRUPPO:
Il nostro gruppo, nato inizialmente per l’acquisto della sola verdura ma già orientato ad un consumo più vicino alle necessità del vivere sano, si è aperto all’acquisto di prodotti di vario genere.
Dalla nostra discussione emerge un aspetto che più volte ci siamo detti: non siamo un supermercato, ma un insieme di famiglie che mettono al primo posto, oltre alla propria salute, il rispetto per le persone che producono ciò che consumiamo e la salvaguardia dell’ambiente troppe volte impoverito dallo sfruttamento. Consumare prodotti biologici per noi non è seguire una moda ma uno stile di vita. La cura del territorio ci spinge ad orientarci verso i produttori locali, riducendo l’inquinamento dovuto al trasporto e incentivando in particolar modo le piccole realtà che più si adattano ad un rapporto diretto e fiduciale con il consumatore. Potremmo in sintesi dire: “Pensare globalmente, agire localmente”(Bruno)
Il principio di solidarietà è parte integrante nella vita di un Gas e la solidarietà parte proprio dalla collaborazione tra singole persone, parte dal basso, dalla disponibilità a dedicare un po’ del nostro tempo e della nostra energia a vantaggio del gruppo. Il volontariato dà un vantaggio economico oltre che essere basilare per l’esitenza del Gas stesso. E’ emersa inoltre l’importanza di non essere un gruppo chiuso e discriminante ma che, al contrario, dà la possibilità di fare un percorso di crescita proprio grazie alle diversità condivise. Qualcuno di noi ha espresso come nel tempo è maturata la consapevolezza dell’importanza delle relazioni spontanee, della familiarità, della fiducia, delle scelte quotidiane prima ancora degli acquisti. E’ stata sottolineata l’importanza degli incontri programmati come possibilità “per mettere occhiali diversi sulla realtà”.
Il Gas nasce da una iniziativa individuale. Viene riportata l’esperienza di Carlo Petrini, creatore di Slow Food, leader dei gas e fondatore della associazione “Terra Madre”. E’ riuscito a riunire a Torino produttori ed allevatori di 150 nazioni. Una porta è aperta anche ai gruppi di acquisto. La filosofia dei gas si sta espandendo, la voce corre ed aumenta d’interesse, un punto di riferimento fa partire.

COSTITUIRE UNA ASSOCIAZIONE:
Già da tempo stiamo pensando di costituirci in associazione per avere una maggiore visibilità all’esterno e nei confronti delle pubbliche amministrazioni, proponendoci in modo più strutturato. E’ una presa di coscienza e di posizione che al momento è rappresentata dal semplice tesseramento. Essere associazione permette di aver titolo per richiedere spazi pubblici, per organizzare conferenze aperte a tutti ed altro ancora. E’ anche una risposta alla richiesta della commissione economica di formalizzare l’uso dei locali parrocchiali. Dei 30 gas esistenti nella provincia di Verona nessuno ancora si è costituito in associazione: saremo noi ad aprire una strada?
Una associazione culturale non ha obblighi di tenuta di registri contabili. Sono necessari invece la redazione di uno statuto e dell’atto costitutivo con la nomina degli incaricati per i vari ruoli. A tal proposito sono state fatte delle proposte di nomine di cui rimandiamo al prossimo incontro per essere un po’ misteriosi. Dopo la registrazione dell’atto a norma di legge viene rilasciato il codice fiscale. Questo dà la possibilità non trascurabile di poter fatturare i futuri acquisti a nome dell’associazione e non più del singolo referente di prodotto e di avere un riferimento fisso.
Anche l’Intergas di Verona ha colto la necessità di darsi uno statuto per mettere bene in luce i principi che muovono un gas e farli sottoscrivere per adesione, regolamentando così l’ingresso di gruppi equivoci. Nulla si toglie all’accoglienza ma tutto si orienta al buon funzionamento.

PROGETTO SOLIDARIETA’:
Da tempo stiamo pensando a come poter far arrivare concretamente il nostro aiuto anche economico a paesi deprivati. I progetti della associazione CINI, proposti da Daniele e di cui abbiamo gia trattato negli scorsi incontri, ci danno questa possibilità. Ricordiamo che i progetti sono indirizzati a Calcutta, dove la povertà è estrema e oltre il limite del nostro pensiero .“Adotta una mamma e salva il suo bambino” ed “Adotta un bambino di strada” raccolgono fondi che non vengono destinati a persone specifiche ma a sostegno del progetto stesso. E’ stato sottolineato quanto anche in questo caso sia fondamentale l’apporto del volontariato perché non bastano i soldi ma fondamentale è la partecipazione e la divulgazione. Il futuro delle popolazioni più povere, che costituiscono i tre quarti della popolazione mondiale, è legato al nostro.

DI TUTTO E DI PIU’:
Azienda Grisi. E’ una piccola e giovane realtà a Colognola ai Colli gestita da Simone con la moglie e la loro bambina. La simpatia è lampante, la cortesia pure. Da due anni non fanno trattamenti al terreno e sono in attesa di certificazione. Producono vino bio e frutta.

Abbiamo parlato inoltre di referendum riguardanti il Traforo e la privatizzazione dell’acqua, di “Terra Futura” a Firenze, di pizza bio de “La Fontana” di Avesa e per finire la bella proposta di una giornata interamente da dedicare a noi e alle nostre famiglie ospiti di uno dei nostri produttori. Ottima idea!

Buona condivisione
Antonella