INCONTRO CON STEFANO FREDDO
Chi ha avuto la possibilità e la fortuna di partecipare all’incontro di GAStelle con il nostro fornitore di frutta e verdura, Stefano Freddo, ha potuto conoscere oltre alla sua storia anche quella del biologico nel veronese.
Stefano è un agricoltore senza terra (di proprietà); nel 1986 inizia a coltivare il biologico prima a Montorio, quindi a Cazzano di Tramigna con la filosofia e il metodo biodinamico, infine a San Giovanni Lupatoto dove lavora tuttora terreni in affitto.
Ha conosciuto e collaborato con tante realtà nate a Verona negli ultimi vent’ anni, in alternativa alla produzione e distribuzione tradizionali dei prodotti della terra. È stato tra i primi ad offrire i frutti del suo lavoro ai neonati GAS perché convinto delle motivazioni che hanno fatto partire, crescere e moltiplicarsi questi gruppi…
Ci illustra un progetto che è già iniziato in cui, assieme ad altri amici contadini, gestirà un’azienda agricola a Villafranca in grado di rispondere alla crescente domanda di forniture di gruppi come il nostro.
L’idea di fondo è di soddisfare le richieste emerse anche dal nostro GAS nel precedente incontro (vedi): acquistare frutta e verdura biologica, stagionale, locale.
In questo progetto che sarà operativo tra un paio d’anni sono previsti l’inserimento in varie attività di persone in difficoltà, la gestione autonoma della confezione delle cassettine e la coltivazione biodinamica.
Stefano, con passione, ci spiega la differenza tra biologico e biodinamico e risponde con chiarezza alle precise domande che gli vengono poste “E’preferibile sempre e comunque il biologico anche se non a km zero? Come ci si può educare alla stagionalità? Quanto dei prodotti è presente nella cassettina sono di sua produzione?”
La decisone finale, per Stefano, spetta al Gas o al singolo consumatore. L’importante è che il Gas sia consapevole delle proprie scelte. Alcuni soci esprimono perplessità al biologico ad ogni costo, soprattutto se deve dipendere da trasporti molto lunghi. Per altri è prioritaria la stagionalità e privilegiare il locale anche a costo di rimanere con una modesta scelta di prodotti per un certo periodo dell’anno.
Si concorda sul fatto che il prodotto a km zero garantisce la stagionalità, a eccezione dei pochi che vengono conservati nelle celle frigo (mele, pere, patate) ma l’offerta si restringe: sta a noi consumatori accontentarci di quel che la natura ci offre mese per mese, che non è poco, ed è sufficiente per una alimentazione sobria, essenziale.
Stefano ci informa che da maggio a novembre tre quarti del prodotto è suo e di altri suoi amici e nei rimanenti mesi, per dare continuità alla fornitura, si appoggia alla Coop. Primavera di cui è socio.
La serata si chiude con l’ impegno di Stefano di riscrivere l’elenco della disponibilità mensile dei prodotti evidenziando le proprie produzioni e i prodotti stagionali e distinguendole da quelli della Coop. Primavera e dai prodotti non stagionali o forzati..